Un giovane figlio di un mugnaio, alla morte del padre, ereditò un gatto. Inizialmente pensò: "Che fortuna sfortunata!", ma il gatto, parlando, disse: "Non disperare, padrone. Dammi un paio di stivali e vedrai come trasformerò la tua vita". Il giovane, incuriosito, acconsentì. Il gatto si mise gli stivali e cominciò a usare astuzia e ingegno per aiutare il suo padrone.
Il gatto si recava al castello del re portando doni e proclamando che provenivano dal suo padrone, il Marchese di Carabas. Il re, ammirato dai regali e dalla gentilezza del presunto marchese, fu invitato a conoscere il giovane. Nel frattempo, il gatto ideava un piano per ottenere le ricchezze di un orco potente che possedeva castelli e terre immense. Con astuzia, il gatto ingannò l'orco: si trasformò in topo davanti a lui, e l’orco, cercando di mangiarlo, fu catturato e mangiato dallo stesso gatto.
Il giovane, grazie al gatto, ereditò il castello e le terre dell’orco. Il re, colpito dalla sua intelligenza e nobiltà d’animo, diede la mano della figlia in matrimonio al giovane. Così, il giovane e il suo fedele gatto vissero felici, rispettati e ricchi, dimostrando che il coraggio, l’astuzia e l’ingegno possono superare qualsiasi difficoltà.